Ricordate ieri? Il portellone del cargo si era abbassato e tutto il personale della Ale posizionato in questa base aveva iniziato a scaricare l’aereo.
La luce che ci ha accolto è molto particolare,un bianco quasi livellato, pochi rilievi identificano le uniche ombre: la sensazione di un orizzonte infinito.
Noi ci dirigiamo, con estrema cautela a causa del ghiaccio blu, ad una delle tende più grosse, la mensa di Patriot Hills. Qua e là chiazze di neve aiutano nel procedere. Dopo circa 500 mt faccio un bel ruzzolone ed invece di baciare il suolo picchio una grande sederata! Dopo un altro chilometro veniamo accolti dalla gioia dei ricercatori ed alpinisti che, ormai da 12 giorni, aspettavano di rientrare. Sarà per la fame ma lo stufato è ottimo!
Iniziano ad arrivare in base, preceduti dai trattori da ghiaccio, i pianali contenenti la merce che ha volato con noi: non solo il nostro materiale, le provviste per i ricercatori della base Amudsen-Scott situata al 90° Sud, cingoli per i trattori, cavi di acciaio per l’ancoraggio delle tende, carburante e pezzi di ricambio per i 3 Twin Otter posizionati in base.
Trascorrono altre due ore e l’aereo decolla, viene reciso l’ultimo cordone con il continente sud americano, poche centinaia di persone sono ora isolate in un territorio vastissimo.