Everest

eccomi finalmente a casa, ora sarà il tempo degli incontri, dei sorrisi e degli sbadigli davanti alle foto; è la prima volta che debbo scrivervi e che sono imbarazzato: non so come dirlo! Oggi chiudiamo l'aggiornamento di questo spazio che mi è stato compagno felice. L'uomo qualunque torna a dedicarsi alla famiglia, al lavoro ed agli amici. Mi siete stati vicini e io vi ho ricambiato con storielle e molte preoccupazioni, da domani dovremo ricominciare ad essere vicini, senza la scusa di una montagna, ma con l'affetto e l'amicizia di sempre.

grazie a voi tutti

camminiamo insieme: siamo appena partiti dal 2 e ci voltiamo per dare un ultimo sguardo alla parete che congiunge Lhotse ed Everest; su questa parete abbiamo risalito corde fisse, abbiamo scavato piazzole per le tende ed abbiamo camminato e camminato per lunghe e faticose ore.
Ora riprendiamo il cammino verso il basso, verso il c1 che è lo step intermedio della giornata. Il ghiaccio è duro, sono le 0630, ma sotto i ramponi già iniziamo a sentire l'energia che porterà questa apparentemente tranquilla massa di neve ad accelerare e precipitare nella Ice-fall; procediamo diretti fino al momento che le rotture dei crepacci diventano invalicabili, adesso zizaghiamo tra un bordo e l'altro della valle risalendo e scendendo scalette e ripidi collegamenti di ghiaccio