Qualcuno dice che sono un turista della montagna, non un vero alpinista; quale è la differenza?io davvero non lo so, però provo ad interpretare: gli alpinisti veri forse desiderano salire le montagne, qualsiasi montagna, io invece desidero salire alcune montagne che trovo particolarmente affascinanti!
Nasco nel 1957, ebbene si questo viaggio in alta quota è il regalo per il mio 50° compleanno.
Non ho una storia alpinistica alle spalle: mio nonno è autore di alcune prime salite nel massiccio della Presolana, fatti ben lontani da me che risalgono ai primi anni del secolo scorso; mio padre ci accompagnava nelle prime giornate sciistiche, posti bellissimi ma non particolarmente sfidanti.
Da ragazzo mi dedico ad altro; trascorro i primi anni della mia vita adulta a Roma poi, finalmente, il ritorno tra i boschi.
Ricomincio ad andare in montagna, le gite sulle Prealpi Orobiche con la famiglia, le uscite con gli amici del Cai. Un bel giorno, stufo delle risse tipiche da skilift, mi iscrivo ad un corso di scialpinismo, ne segue un secondo ed ecco la scoperta: ci sono posti bellisssimi dove non si discute per salire per primo, dove la neve è immacolata ed il panorama mozzafiato.
"Bellascoperta" direte voi anzi una scoperta già fatta da molti, bene il mio percorso è stato questo: ogni passo è stato una piccola conquista frutto di fatica e perseveranza.
Mi sono benpresto reso conto che mi serviva più competenza per essere sicuro in montagna e tra una gita in vetta al monte Bianco o una sciata sul Gran Paradiso ho partecipato anche ai corsi di alpinismo della Sezione cittadina del Cai. A questo punto il desiderio di salire alcune vette, anche più difficili, più lontane è aumentato.
Finito l'alpinismo di casa: Bianco, Rosa, Cervino, il Badile ed altro ancora, mi sono dedicato all' extraeuropeo; ho la possibilità di viaggiare molto ed ho iniziato a frequentare l' America: al sud i panorami mozzafiato dal Fitz Roy, l'aria rarefatta dell' Aconcagua, al nord il freddo del Mc Kinley;oltre ancora la vista della savana dal Kily e la sacralità dell'alba sul Fujihama.
Eccomi qua pronto per l'Avventura con la a maiuscola. l'Everest.
Aggiornamento del 2008: trovare altri stimoli dopo l'Everest non è facile,vediamo se riesco a continuare dedicandomi ad un circuito impegnativo come quello delle "Seven Summit".
Dunque mi manca l'Elbrus, lo tento in Aprile ed una disavventura fisica mi ferma a 142 mt dalla vetta; riprovo in Luglio: anche questa volta la fortuna mi accompagna e, nonostante una lunga salita con molto freddo, posso mostrarvi le foto dalla vetta!
Adesso,rientrato dall'Antartide,devo organizzare la settima delle Seven!