Dopo undici ore di marcia nella foresta Stefano è finalmente arrivato al campo tre, a 3.300 metri di altitudine. Alla vetta restano ora meno di 1.600 metri di dislivello, probabilmente i più impegnativi, anche se il percorso appena compiuto nella foresta non è stato certamente semplice.
La foresta non è più presente a quella quota e il panorama per Stefano deve essere certamente cambiato, con la vetta che si avvicina.
Il ricordo della foresta è sicuramente rimasto, perchè Stefano ha dovuto "combattere" con le numerose sanguisughe, che gli avranno certamente lasciato qualche "segno" del loro passaggio.
Al momento il tempo è "normalmente" brutto e piove anche all'interno della tenda di Stefano. Un clima di certo più "temperato" anche se più umido rispetto a quello incontrato in Antartide...